martedì 13 settembre 2011

PATRIMONIALE DAY Firma la petizione a Torino

La manovra varata dal governo Berlusconi con la BCE impoverisce il paese e demolisce la democrazia.
La manovra all’articolo 8 traduce in legge le richieste della FIAT di demolire il contratto nazionale e l’intero diritto del lavoro, a partire dallo Statuto dei Lavoratori e dall’articolo 18. La previsione che gli accordi aziendali deroghino non solo al contratto nazionale ma anche alle leggi è eversiva e di una gravità senza precedenti.
La manovra vuole obbligare a privatizzare servizi pubblici in contrasto con i referendum. Taglia pesantemente enti locali e regioni con un nuovo attacco a servizi sociali, sanità, trasporti e forti aumenti di ticket e tariffe. Si attaccano ancora i lavoratori pubblici: dopo il blocco della contrattazione e delle assunzioni, si sequestra il TFR per due anni. Si attacca ancora la scuola pubblica.
Il taglio di 40 miliardi alle agevolazioni fiscali nel triennio, colpirà il lavoro dipendente, le famiglie con figli, le spese per istruzioni e sanità. Si progettano tagli per invalidità, indennità di accompagnamento, reversibilità. Si colpiscono ancora le donne aumentando l’età di pensionamento. L’aumento dell’Iva colpisce i redditi più bassi, fa crescere l’inflazione e deprime i consumi.
La manovra prevede la modifica della Costituzione per rendere obbligatorie quelle politiche neoliberiste che hanno determinato la crisi e la speculazione.
La manovra è ingiusta
Non si toccano i ricchi - quel 10% della popolazione che possiede la metà della ricchezza italiana - così come non si combatte seriamente l’evasione fiscale. Pagano i soliti, la maggioranza della popolazione. La manovra non combatte la speculazione
Per bloccare la speculazione - fatta da banche e finanziarie - occorre mettere regole ai mercati finanziari, impedire la vendita allo scoperto dei titoli e obbligare la Banca Centrale Europea a comprare direttamente i titoli di stato, come fanno le Banche Centrali degli USA, del Giappone, della Gran Bretagna. Nulla di tutto questo è nella manovra.
La manovra non serve contro la crisi
La manovra riduce il potere d’acquisto della maggioranza del popolo italiano e questo determinerà ulteriore recessione economica e licenziamenti.
A cosa e a chi serve la manovra?
La manovra serve a garantire i privilegi del 10% più ricco della popolazione, i profitti delle Banche, a lasciare mano libera ai padroni nei confronti dei lavoratori. E’ una manovra dei ricchi contro la maggioranza della popolazione che è chiamata a pagare il conto.
Occorre ribellarsi prima che sia troppo tardi. Occorre una politica alternativa.


Per difendere i diritti dei lavoratori e lo stato sociale, redistribuire la ricchezza, creare nuova occupazione, proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da:
• Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro;
• Lotta all’evasione fiscale anche con una sovratassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale;
• Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager;
• Dimezzare le spese militari e smettere subito la guerra in Afghanistan e Libia;
• Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici;
• Blocco delle grandi opere inutili come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto e uso di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili, riassetto del territorio.



PATRIMONIALE DAY a Torino - Piazza Castello

Sabato 17 settembre · 15.00 - 22.00

Federazione della Sinistra 

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