martedì 20 settembre 2011

ASSEMBLEA CITTADINA "DOBBIAMO FERMARLI -TORINO"

Lo sciopero generale è indispensabile, ma non sufficiente: dal patto sociale all'opposizione sociale

GIOVEDI' 22 SETTEMBRE 2011
ASSEMBLEA CITTADINA "DOBBIAMO FERMARLI -TORINO"
ORE 21 PRESSO LA SALA DELLA CIRCOSCRIZIONE DI CORSO BELGIO 91
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Di seguito l'appello torinese

Già 1463 fra militanti sindacali, dirigenti e delegati sia della Fiom e delle altre categorie della Cgil, sia del sindacalismo di base, di tutte le principali aziende del paese – a partire dalla Fiat e dalla Fincantieri – e militanti del movimento ambientalista, no Tav, intellettuali e scrittori, professori universitari, hanno aderito all’appello “Dobbiamo fermarli”.

Trovate l'appello alla pagina:
http://sites.google.com/site/appellodobbiamofermarli/

per firmarlo:
appello.dobbiamofermarli@gmail.com


Questo appello lancia 5 punti di politica economica sociale e democratica alternativi, sia alle scelte sinora attuate dai governi di centrodestra, ma anche a quelle dei governi di centrosinistra e, più in generale, alle decisioni dei governi delle banche europei:

1. Non pagare il debito. Bisogna colpire a fondo la speculazione finanziaria e il potere bancario.

2. Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra. Dalla Libia all’Afghanistan.

3. Giustizia e diritti per tutto il mondo del lavoro. Abolizione di tutte le leggi sul precariato, riaffermazione al contratto a tempo indeterminato e della tutela universale garantita da un contratto nazionale inderogabile.

4. I beni comuni per un nuovo modello di sviluppo. Occorre partire dai beni comuni per costruire un diverso modello di sviluppo, ecologicamente compatibile.

5. Una rivoluzione per la democrazia. Bisogna partire dalla lotta a fondo alla corruzione e a tutti i privilegi di casta, per riconquistare il diritto a decidere e a partecipare affermando ed estendendo i diritti garantiti dalla Costituzione.

L’appello si propone di costruire un fronte comune contro il governo unico delle banche, che impone le stesse misure antisociali in tutti i Paesi. L’appello è quindi contrario alla politica di unità nazionale, che da più parti viene sostenuta, da forze di Governo e di opposizione, imprenditoriali ed anche sindacali, nonché dal capo dello stato Giorgio Napolitano, e propone invece un’alternativa radicale che colpisca gli interessi della finanza e delle banche in primo luogo, e che ristabilisca eguaglianza e diritti.
Questo appello propone e prepara un autunno di lotte insieme a tutte le mobilitazioni europee che si stanno lanciando e annuncia già che il 15 ottobre si scenderà in piazza accanto agli indignados spagnoli e greci, a tutti coloro che lottano contro l’Europa delle banche e della finanza, dopo lo sciopero generale del 6 settembre scorso. Uno sciopero generale tempestivo ed indispensabile, ma insufficiente se non inserito dentro un percorso di opposizione sociale che punti a battere gli attacchi neo-liberisti da una parte e le tentazioni di patto sociale dall'altra.

L’appuntamento a Roma è per il 1° ottobre per una grande assemblea che lanci, anche in Italia, un movimento sociale e politico alternativo al governo unico della finanza e delle banche.

Molte sono le adesioni arrivate da Torino, pensiamo sia necessario e utile avviare un percorso che ci porti alla assemblea di Roma con proposte unitarie e condivise fra i promotori dell'appello e fra tutt* coloro che ne condividono merito e spirito. Dobbiamo uscire non solo dalla frammentazione e dal settarismo, ideologico o di appartenenza politica e sindacale, ma anche da un certa nostra sottocultura politica, in base alla quale spesso subordiniamo le mobilitazioni per la difesa dei nostri "beni comuni" (lavoro, reddito, servizi, ambiente, salute, ecc.) a interessi di "bottega". La gravità della fase in corso, caratterizzata dalle due manovre finanziarie del governo Berlusconi e dall'accordo interconfederale del 28 giugno sulla democrazia e la rappresentanza, deve imporci un cambio di passo e mentalità, improntato alla tempestività della mobilitazione e alla massima apertura sul terreno della difesa degli interessi di classe e dell'opposizione alle politiche della BCE e del governo italiano.

Per questo proponiamo di incontrarci giovedì 22 settembre, alle ore 21, presso la Sala della Circoscrizione di Corso Belgio 91, per discutere insieme:

Il contributo che come realtà torinese possiamo portare all’assemblea del 1° ottobre a Roma, ed un piano di iniziative che ci portino alla Giornata del 15 e oltre
L'organizzazione della trasferta a Roma

Il Gruppo promotore di Torino

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