martedì 20 settembre 2011

L'alternativa c'è. Le proposte di Rifondazione

In primo luogo tre obiettivi europei:
- Modifica dei trattati di Maastricht e dello Statuto della Bce trasformando la medesima in una Banca centrale sottoposta alle direttive del Parlamento europeo e avente come obiettivi istituzionali la piena occupazione e il finanziamento dei Fondi comunitari degli stati membri, attraverso l'acquisto diretto dei titoli di stato.
- Tassazione comunitaria sulle transazioni finanziarie speculative, adozione di un comune sistema fiscale e di una comune politica economica finalizzata alla piena occupazione e alla riconversione ambientale e sociale dell'economia.
- Revoca degli accordi Gatt e Wto con la ricontrattazione del sistema dei dazi per quanto riguarda le merci.

Sul piano italiano:
- Se le misure proposte sul piano europeo non dovessero essere adottate, l'Italia deve ristrutturare il debito, garantendo per intero i piccoli risparmiatori e allungando unilateralmente i tempi di restituzione e la definizione delle cifre da rimborsare alle grandi finanziarie, cioè agli speculatori. Anche se nessuno ne parla, l'Islanda lo ha fatto con ottimi risultati.
- Nazionalizzazioni delle banche di interesse nazionale, divisione tra banche commerciali e banche di investimento e applicazione immediata delle regole di Basilea 3 con divieto di gestione fuori bilancio di qualsiasi titolo.
- Divieto per i manager di possedere in qualsiasi forma titoli di aziende che dirigono o di avere stipendi legati all'andamento in borsa dei titoli.
- Divieto della vendita allo scoperto dei titoli.
- Mantenimento del carattere pubblico delle Poste e trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in una banca pubblica finalizzata a finanziarie enti locali, aziende pubbliche e beni comuni.
- Apertura presso l'Inps di un Fondo per la gestione delle pensioni integrative da rendere fiscalmente conveniente rispetto agli altri fondi pensione.

...E così si costruisce una "manovra" giusta ed efficace:
- Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro.
- Lotta all'evasione fiscale anche con una sovrattassa sui capitali che hanno usato lo scudo fiscale.
- Dimezzare gli stipendi delle caste e porre un tetto agli stipendi dei manager.
- Dimezzare le spese militari e smettere subito la guerra in Afghanistan e Libia.
- Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici.
- Blocco delle grandi opere inutili come la Tav in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto e utilizzo di quelle risorse per un grande piano di risparmio energetico, per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per il riassetto del territorio.

1 commento:

  1. Compà giusta analisi, mi permetto di dissentire sulla linea nazionale dle partito in merito alle spese militari: non vanno dimezzate, vanno eliminate per ciò che concerne il dispendio di soldi per missioni all'estero e enormemente ridotte per quanto riguarda le spese di gestione e mantenimento dell'apparato militare!

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