lunedì 3 ottobre 2011

Rifondazione cambierà il modo di comunicare?

PRC – FdS : E' URGENTE CAMBIARE IL NOSTRO MODO DI COMUNICARE
PER RENDERLO PIU' ADATTO ALLA REALTA' ODIERNA

Car* compagn* dopo alcuni mesi di riflessione su come alcuni strumenti di comunicazione, di rete, siano assolutamente protagonisti nella divulgazione delle informazioni, notizie, posizioni politiche ed iniziative e come siano stati determinanti nelle mobilitazioni dei movimenti del Nord Africa, della Spagna e anche per il raggiungimento del quorum e della vittoria sui referendum in Italia, alcuni compagni ritengono opportuno tentare di fare un'analisi di questi fenomeni e cercare di avviare una discussione finalizzata al come uscire dalla paralisi mediatica e dal totale oscuramento in cui siamo stati relegati.

Dobbiamo immaginare/individuare/indicare nuovi percorsi di comunicazione per le nostre idee, le nostre iniziative, le nostre proposte sia per una ottimizzazione del flusso di notizie all'interno, sia per "colpire" nel vissuto mediatico la popolazione ed evidenziare il lavoro del Partito, della FdS e di tutti i compagni/e che quotidianamente sono protagonisti nelle lotte e nel sociale, ma che sono "volutamente ignorati" dall'informazione di regime, in linea col progetto di oscuramento e azzeramento delle organizzazioni considerate “troppo a sinistra” e ancora “pericolose” per le classi dominanti.

Ma l'oscuramento mediatico si può contrastare anche con l'uso appropriato di quegli strumenti che, negli ultimi mesi, hanno messo in comunicazione migliaia di compagn* permettendo la trasmissione in "diretta" di informazioni, iniziative, pensieri ed azioni che si sono rivelate preziose e importanti per il raggiungimento degli obbiettivi politici ma che hanno, sopratutto, aiutato tanti a ritrovare stimolo, impulso e fiducia nella pratica politica, anche verificando che quello che facciamo, se pure viene taciuto dai grandi media, rompe il silenzio attraverso tutti gli altri sistemi di rete e ARRIVA OVUNQUE.

Siamo in parecchi e da parecchio tempo che, singolarmente o all'interno di ambiti ristretti, ci domandiamo in che modo poter uscire da questa empasse; forse è arrivato il momento di avviare una riflessione che coinvolga l'intero partito, gruppi dirigenti compresi, su come poter riacquistare visibilità e, con essa, un ruolo a livello nazionale, per il quale, non nascondiamocelo, un maggiore peso numerico sarebbe fondamentale.

Per chiarire bene, ed evitare strumentalizzazioni, questo invito alla riflessione NON è un documento di area/corrente, NON è una possibile mozione congressuale, NON è un emendamento né documento alternativo a quello che dovremo affrontare al prossimo congresso. Vuole essere uno stimolo a farci "crescere" tutti in TUTTI i sensi.

I NUOVI MEDIA

Emerge da un rapporto Censis su "I media personali nell'era digitale"che l'utenza del web, nel 2011, ha sfondato la soglia del 50% della popolazione italiana. La televisione è ancora il primo canale di informazione, i giornali perdono il 7% di lettori in 2 anni. E i giovani utilizzano google e social network per avere oltre il 60% delle loro notizie.
Questo è un dato soggetto ad una forte divaricazione tra giovani ed anziani (87 % - 15%) e tra soggetti più istruiti (72%) e quelli meno scolarizzati (37,7). Un partito che non voglia essere superato dai fatti deve fare i conti col web: proviamo ad esaminare velocemente questa realtà.

FACEBOOK : è la piattaforma di comunicazione più utilizzata in Italia in questo momento, nato come un modo di “mettere” la propria “faccia” in rete e socializzare, negli ultimi è diventato un importante strumento di condivisione di esperienze, idee, iniziative, documenti e soprattutto informazione in tempo reale e disponibile immediatamente.
Se all’inizio poteva sembrare un sistema un po’ individualista e per farsi conoscere ed autopromuoversi in rete, ad un certo punto ci si è accorti che poteva avere ben altro scopo, anche quello di diffondere informazioni e pensieri immediati e su una base di utenti vastissima, tant’è che, ultimamente, anche i più importanti media hanno iniziato ad utilizzarlo per mettere in rete in tempo reale le informazioni che essi stessi pubblicano nei loro siti e nei loro giornali.
Il dato centrale è l’immediata pubblicazione, su di una bacheca comune dove partecipi insieme alle tue amicizie, di ogni informazione e pensiero, di ogni tipo che vuoi pubblicare.
La platea che puoi raggiungere è tanto più ampia quanti più contatti hai nel tuo profilo e ogni tuo contatto a sua volta può rilanciarlo ai suoi amici e via dicendo creando una vera e propria valanga informativa ( comunicazione virale) che, se ben utilizzata, può ottenere risultati strabilianti.

Pensiamola dal nostro punto di vista : … la diffusione delle idee, la pubblicizzazione delle iniziative, la condivisione di documenti da poter ritrasmettere, la messa in rete di informazioni importanti che superano agevolmente gli sbarramenti della censura, la condivisione e sviluppo di dibattito “veloce” tra i compagni.
Gli stessi comitati referendari hanno utilizzato questi strumenti in modo continuo, preciso, divulgando i valori dei SI abrogativi e spingendo altri cittadini ed elettori ad andare a votare e così via.
Stime dello stesso regime individuano in diversi milioni i cittadini che si sono “mossi” al voto grazie alla spinta informativa ricevuta via Internet.

TWITTER : è attualmente meno frequentato di FB ma è in rapida ascesa. La sua caratteristica principale è la limitata quantità di caratteri che possono costituire il post (140) cosa che comporta a chi scrive uno sforzo di sintesi ma è stata e viene tuttora utilizzato come strumento centrale di diffusione delle notizie e dell’organizzazione delle proteste nel Nord Africa e in medio oriente, l’utilizzo è stato inaugurato dai giovani Egiziani e Tunisini ed è stato il motore della “chiamata” alle manifestazioni più importanti di protesta ed utilizzato per la diffusione immediata ed internazionale di tutti i crimini commessi dai regimi, ha lavorato in TEMPO REALE, una cosa inimmaginabile anche solo poco tempo fa.

GOOGLE + Questo è un prodotto nuovo nuovo (ancora in versione Beta) del quale non sappiamo ancora moltissimo ma, se continuerà il trend che sta dimostrando in questi primi giorni di uscita, diverrà un temibile concorrente per gli altri Social Network. Probabilmente possiamo dire che “se Facebook impone di creare una rete basata sull’eterogeneità dei rapporti e la massima condivisione; se Twitter permette di collegare a questa stessa rete chiunque solletichi il nostro interesse, prescindendo da una logica primariamente collaborativa e con funzione forse più informativa, di aggiornamento e assistenza piuttosto che emotiva; se LinkedIn crea relazioni basate sulla fiducia e l’affidabilità; se tutto questo è vero, Google Plus sembra riversare sull’utente la scelta di come e cosa condividere, di comprendere quale sia il perfetto mix tra gli approcci finora proposti nelle reti sociali, facendosi costruttore del proprio edificio relazionale.” Ma se son rose fioriranno e ce ne occuperemo più avanti.

BLOGSFERA: viene così definito l'universo dei blog (contrazione del termine web log, diarioin rete). Ormai diffusissimi differiscono dalle realtà precedenti (in particolare da FB) in quanto sono più indirizzati ai contenuti che alle relazioni. Il materiale che passa è quindi profondamente diverso e ci pare fuori luogo approfondire maggiormente in questa fase. Comunque già parecchi dirigenti nazionali di PRC hanno un proprio blog; potrebbe essere interessante l'esistenza di una minore frammentazione (nel senso che tutti potrebbero contribuire alla realizzazione di un unico strumento) coinvolgendo alla discussione, sulle varie tematiche proposte, l'intero Partito e non i solamente i propri “groupies”.

E’ chiaro che tutti questi strumenti hanno dei LIMITI enormi, perché sono oggetto di controllo da parte della Digos e della polizia postale sempre alla ricerca di “catalogare” gli oppositori (però abbiamo compagni in grado di aiutarci a “scovare” queste presenze), che sono social network che possono essere oscurati; non sono strumenti che traducono l’opinione e l’ideologia, almeno in Europa, in movimenti di lotta immediati,(anche se in Spagna il movimento degli Indignados li usa come forma centrale di collegamento) ma hanno questa grande capacità di diffondere una controinformazione RAPIDA, PUNTUALE , PRECISA E A MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PERSONE IN POCHI SECONDI.
In questo modo ognuno di noi si sente in grado di CONTRASTARE IL SISTEMA IMMEDIATAMENTE E ANCHE DA CASA……………….
Se riuscissimo a coglierne gli aspetti gestionali più importanti alfabetizzando i/le compagni/e sul suo utilizzo, creando piattaforme comuni di collegamento tra il centro e la periferia e IL CONTRARIO potremmo trarne sicuramente dei benefici sia in termini di nostra visibilità verso l’esterno che di “spinta” a riacquistare fiducia nella propositività politica quotidiana dei compagni e dei movimenti. I recenti appuntamenti organizzati di lotta, politici e elettorali lo hanno dimostrato.

ALCUNI ESEMPI DI QUESTA POTENZIALITA’

- L’uccisione dell’uomo 52enne a Milano, fermato dalla polizia e malmenato fino, in qualche modo, a causarne la morte; un passante filma con il telefonino il pestaggio, pubblica il video in rete, il magistrato approfondisce l’inchiesta e i legali dei familiari possono confutare la tesi delle forze dell’ordine…. sulla morte per cause naturali…

- Il presidente del Milan Club Nazionale che, durante la campagna elettorale, pubblica ed invia una lettera a decine di migliaia di tifosi milanisti per votare Berlusconi in qualità di Presidente del Milan, indignazione immediata, pubblicazione di una risposta di protesta al Milan Club e diffusione del num. di telefono, fax e mail della sede Milan, su internet. Moltissimi compagni e anche semplici tifosi del Milan, offesi da questa iniziativa, “copiano ed incollano” la lettera di protesta e la inviano. In poco più di due giorni migliaia di lettere arrivano al presidente del Milan Club creando imbarazzo e facendo diventare controproducente l’iniziativa berluscoide, la stessa notizia viene ripresa poi da diversi quotidiani e pubblicata

- I video degli studenti italiani fuori sede all’estero che dichiarano che sarebbero rientrati a votare Pisapia e lanciano l’appello ad altri studenti, ha un bell’effetto mediatico e “spinge” al voto altri giovani, giovani che parlano ai giovani e che diffondono nel web, ovunque , in pochi minuti il voto a Pisapia anche rientrando dall’estero a proprie spese.

- Il bellissimo video delle contestazioni degli alunni di 11-12 anni, delle medie, a Letizia Moratti quando và a salutarli all’arena di Milano durante la campagna elettorale e viene cacciata via dagli stessi ragazzini. Tutti i mass-media presenti NON ne hanno parlato ma la rete lo ha diffuso ed è stato visto da centinaia di migliaia di persone in pochi giorni

- Il video dalla Val di Susa dove si vedono gli agenti gettare di tutto addosso ai dimostranti , dai cavalcavia, per colpire i manifestanti, azione criminale della quale si sarebbe saputo poco, in altri tempi, e magari con notizie a carattere assolutamente locale

- Anche l’ultimo video dove Tremonti dà del cretino a Brunetta, in pochi minuti diffuso su tutto il web creando anche parecchi problemi al potere

- Lo smascheramento di tre agenti infiltrati in Canada durante una manifestazione del Movimento che vengono identificati, ripresi con i cellulari, smascherati e costretti a lasciare la manifestazione quando stavano per dare il via alle provocazioni lanciando pietre. Dopo 2 ore il video era su YouTube e rilanciato su scala mondiale, la polizia Canadese ha ammesso in serata che erano tre agenti infiltrati………………..


E PER TUTTI QUELLI CHE NON UTILIZZANO ANCORA IL WEB ?

Questo è un dato oggettivo, molti compagni, specie nel meridione ci hanno di fatto confermato, per esperienza diretta, che l’utilizzo anche della semplice mail ancora non è così diffuso.
Molti non hanno il pc né collegamenti ad internet anche per i costi in un momento di crisi così drammatica. Un altro problema è legato all’età anagrafica, molti/e compagni/e non sono avvezzi all’utilizzo delle nuove tecnologie, fanno spesso fatica già con il cellulare.

In questo caso bisogna studiare una forma mista, esempio : mentre si procede all’alfabetizzazione dei compagni verso l’utilizzo del pc (in Italia sono centinaia le situazioni dove le associazioni, persone, parrocchie creano dei mini-corsi all’utilizzo di questo strumento) dobbiamo fare in modo che i compagni più duttili ed agili nell’utilizzo del web, nelle zone a scarsa presenza, diventino i protagonisti e referenti territoriali della diffusione dell’informazione interna ed esterna.

Possiamo immaginare il compagno che riceve e vede le informazioni e che, con il sistema tradizionale del passa parola, incontro, telefonata, informa a sua volta quelli meno abituati e spiega …………. Nel frattempo anche piccoli mini-corsi di alfabetizzazione………….. proviamo a pensarci è poi così difficile costruire questo percorso?

TRADITIONAL MEDIA

I sistemi tradizionali di propaganda : manifesti, volantinaggi, giornali di zona, gazebo, presidii ecc. ecc. NON SONO SUPERATI perché hanno ancora tutta l’efficacia e l’indispensabilità del lavoro territoriale, è attraverso questo che ti confronti e contatti il territorio, le popolazioni, i movimenti e fai lotta e “squadra”. E’ in questi frangenti che la gente ti “riconosce” , a livello territoriale, per la tua storia personale, per le idee che propugni e per il lavoro di organizzazione e presenza nelle lotte.

Anche questo però, se supportato dalla comunicazione giusta, chiara, che colpisce, che lascia il “segno”, che si faccia leggere e riconoscere; troppo materiale viene ”archiviato” già solo dopo aver letto il titolo.

DOBBIAMO IMPARARE a scrivere e a far passare i nostri messaggi e le nostre proposte con un linguaggio consono al periodo attuale, senza paura. Perché la gente poi ti riconosce per tutto il valore ideologico che esprimi, ma, per riuscire a farti ascoltare, prima devono sentirti.

Anche per i costi il web ha opportunità incredibili , si può arrivare a stampare materiale ed averlo consegnato a casa con costi inferiori al 30-40% di quelli consueti, ma ciò funziona con una buona programmazione delle campagne, rimanendo vincolati all' emergenzialità questa opportunità si affievolisce.

UNA FORMA DI CONTRO-POTERE

L’informazione corretta e reale è indispensabile per sconfiggere il potere, qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa venga detta nei telegiornali e sui quotidiani può essere contestata e ribaltata poco dopo.
Pensiamo a come il Berlusconismo abbia potuto costruire il suo dominio in questi anni con l’utilizzo scientifico e “professionale” della televisione per mandare quotidianamente messaggi che hanno anche costruito tendenza ed orientamento nei consumi delle famiglie; trasmissioni realizzate ad arte per “spostare” l’attenzione delle persone, informazioni spesso addomesticate gettate ogni giorno sulla popolazione per creare confusione, annebbiare le menti, deviare i pensieri, addirittura sono riusciti a COSTRUIRE UN NUOVO MODELLO SOCIALE CON NUOVI VALORI PER EDUCARE E ORIENTARE INTERE GENERAZIONI; tutto ciò si basa sul fatto che L’INTERA INFORMAZIONE ERA IN MANO AL SISTEMA, i nuovi media, per assurdo, aprono un varco difficilmente controllabile.

Sono stati fatti sparire i pensieri e i valori dell’educazione, del bene comune, del rispetto, del valore del lavoro, del rapporto tra giovani e anziani, del valore della parità dei sessi, dell’amicizia e, ovviamente, dell’opposizione al sistema.
Tutto lo “scomodo” veniva oscurato per esigenze di potere e di spettacolo e con finalità di “consumo”………..
Ci troviamo di fronte ad un momento storico dove sembrava che la rassegnazione fosse ormai trionfante e invece, qualcosa accade, l’aggressione capitalista alla qualità della vita di intere popolazioni è andata oltre e la gente si ribella.

Ma dalla rabbia passare alla ribellione organizzata non è semplice, oltre alla grande volontà e voglia di rimettersi in gioco di milioni di compagni, molto ha svolto il ruolo della controinformazione – che c’è sempre stata – ma MAI generalizzata come in questi tempi.

Abbiamo visto anche in RAI come il potere diventi aggressivo e violento contro quei giornalisti che fanno controinformazione e che usano il mezzo per “arrivare” nelle case della gente ma abbiamo anche visto come il potere sia diventato ancora più violento con questi giornalisti una volta che la loro contro-informazione può essere ripresa anche giorni dopo e rilanciata, rivista, riascoltata e ri-diffusa.
Prima sembrava quasi che il potere “accettasse”, per finta democrazia, di farsi mettere in discussione “perché tanto era una singola puntata” e dopo quel momento sostanzialmente finiva lì……… oggi tutto questo e ri-usufruibile quanto si vuole, come si vuole e a diffusione ben più larga.
Il sistema di potere questo non può sopportarlo e probabilmente nell’espulsione dei singoli giornalisti non c'è soltanto l’eliminazione di queste voci ma anche l'eliminazione di un palcoscenico e di un prodotto (l'inchiesta) altrimenti riproponibile all'infinito

LA COMUNICAZIONE INTERNA DI PARTITO

Lo scollamento e la mancanza di informazione tra gli stessi compagni/e all’interno delle singole Federazioni e/o zone è uno dei dati di “frustrazione” che più spesso emerge, quando se ne parla, tra compagni : informazioni scarse, spesso vecchie, poco collegamento tra le realtà anche della stessa zona, spesso anche all’interno dei circoli.

C'è la necessità di avere un sito nazionale che non sia solo uno strumento istituzionale.
Come accennavamo precedentemente riguardo ai blog, bisognerebbe utilizzare questo strumento a cascata sui siti/blog delle varie federazioni per aver la possibilità di “sentire” la base ed interagire con essa.
Per valutare quanto la voglia di partecipazione sia diffusa basta andare in qualcuno dei gruppi spontanei nati su FB...

IMMAGINE ESTERNA

Oggi come oggi, che ci piaccia o no, la semplificazione (banalizzazione) del messaggio politico ha portato alla identificazione di una proposta , anche complessa, con una persona che la identifica e la riassume.
Quindi il personaggio che “buca lo schermo”, è indispensabile su questo fronte.
Come è pure indispensabile l'utilizzo di un lessico che ci renda attuali (nel senso di contemporanei) e che non sappia di stantio.

Questo non significa rifugiarsi nel Leader carismatico (l'esperienza di SEL e Vendola è quanto di più lontano dalla nostra realtà), significa ricercare e, quando possibile, sfruttare una opportunità.

Una scelta di questo tipo comporterebbe, probabilmente, un “sacrifico” politico mentale nel gruppo dirigente; ma se confrontarsi con il mondo reale e, magari, fare un piccolo passo indietro può significare rilanciare questa nostra esperienza ventennale... avendo la giusta levatura politica, intellettuale e morale... potrebbero farlo senza tentennamenti.

Documento prodotto a cura di :

Luigi Marchitelli detto “gino” , PRC Circolo di S.Giuliano Milanese – MI – gino.marchitelli@libero.it
Sandro Romagnoli , PRC Circolo di Cavezzo – MO – s.romagnoli@cogitoadv.com

Milano-Modena 14.07.2011

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