sabato 24 settembre 2011

Gli sfrattati sbarcano in centro In tenda in piazza San Carlo

La protesta organizzata dallo Sportello casa del centro sociale il Gabrio: "Nel 2010 a Torino ci sono stati 3500 sfratti, il Comune ha messo a disposizione 200 case"

Gli sfrattati sbarcano in centro In tenda in piazza San Carlo Frattopoly, la tendopoli degli sfrattati
Una notte in tenda, nel salotto buono di Torino, per protestare contro gli sfratti. "Staremo qui fino alle prime ore del mattino per mostrare cosa succederà presto a quindici famiglie", annuncia Elisa, una degli attivisti dello Sportello per il diritto alla casa del centro sociale Gabrio. Ieri pomeriggio insieme ad alcune di queste famiglie si sono accampati in piazza San Carlo per far sentire la voce delle quaranta persone in emergenza abitativa che si sono rivolte allo sportello.

Tra di loro c'è Luana. "Lunedì sarò sfrattata", racconta la donna seduta insieme ad altre madri a uno dei quattro tavolini montati con tende e gazebo. "Ho chiesto aiuto all'ufficio emergenza abitativa e agli assistenti sociali. Ho bussato a tutte le porte, ma nessuno mi ha ascoltato". Lavora due ore al giorno come badante o come domestica, ha un marito, Daniel, disoccupato e cinque figli minorenni, ma non aveva il contratto di locazione e questo è sufficiente a negarle qualsiasi aiuto. Dopodomani finirà la proroga concessa dall'ufficiale giudiziario in seguito all'intervento degli attivisti e dovrà abbandonare la casa. Francesco ha ancora qualche giorno di tempo, ma non potrà più chiedere proroghe: "Ho già ottenuto quella massima di sei mesi", dice amaramente.
Sua moglie, il loro bambino e lui dovranno abbandonare l'appartamento il 30 settembre prossimo: "Ho perso il mio impiego e mia moglie lavora quattro ore e mezzo al giorno. Ci siamo rivolti all'ufficio emergenza abitativa, ma siamo stati scartati al volo. Lei prende poco più del minimo richiesto e quindi per il Comune siamo ricchi, anche se a fine mese, togliendo affitto e bollette, andiamo in rosso". Secondo i dati raccolti dallo Sportello per il diritto alla casa nel 2010 gli sfratti sono stati 3500, mentre le case messe a disposizione del Comune sono duecento. "A Torino ci sono moltissimi appartamenti dell'Atc che non sono stati assegnati perché hanno bisogno di manutenzione. Con poco si potrebbero mettere a disposizione", afferma Viola, incalzata da Elisa che suggerisce un'altra possibile soluzione: "Ci sono case sfitte che in questo momento di emergenza l'amministrazione comunale potrebbe requisire e mettere a disposizione con affitti calmierati o agevolazioni". La colpa di questa situazione? Amministratori politici, palazzinari e le banche. Per questo motivo si sono piazzati davanti alle finestre degli uffici di Intesa San Paolo: "La classe politica fa pagare alla gente il prezzo della crisi e tutela i profitti dei soliti. Ecco perché oggi non siamo di fronte ai palazzi delle istituzioni, ma vicini alle sedi della banche più ricche del territorio", sostengono i militanti del Gabrio. La protesta sembra quella degli indignados spagnoli, i dimostranti che si sono schierati contro le politiche messe in atto dagli istituti bancari. Come loro, hanno sistemato le tende in piazza, ma non si fermeranno a questo gesto simbolico.

Fonte: Repubblica.it

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