Venerdì scorso mi sono recata a portare la propria solidarietà e sostegno ai lavoratori della Isap di Volpiano in presidio permanente da diversi giorni per scongiurare la chiusura della propria fabbrica.
La Isap produce lame circolari per legno e per metalli dal 1930 e attualmente occupa 30 lavoratori. Nel 2009 il 60% dell’azienda è stato rilevato dalla Stark di Trivignano Udinese, specializzata nelle stesse produzioni.
Dopo questa acquisizione, l’azienda ha presentato un piano industriale che, come denunciano le organizzazioni sindacali, non si è mai concretizzato e, conseguentemente, la Isap ha subito un tracollo economico: un passivo di 1,7 milioni nel bilancio 2009 e una perdita di 300.000 nel 2010.
Attualmente molte commesse destinate alla Isap vengono dirottate verso altre aziende del Gruppo Stark e il 15 novembre 2011 la Stark ha comunicato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Volpiano a causa delle forti difficoltà finanziarie e di mercato.
Auspichiamo che dal tavolo di crisi richiesto dalle organizzazioni sindacali al Comune di Volpiano, alla Provincia e alla Regione, già attivato con un primo incontro che si è tenuto presso il Comune venerdì 25, possano scaturire azioni atte alla salvaguardia dell’occupazione richiamando l’azienda alle proprie responsabilità.
Abbiamo presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale per sapere quali strumenti l’amministrazione regionale intenda mettere in campo per scongiurare l’ennesima delocalizzazione produttiva, tutelare l’occupazione e per spronare ad un opportuno approfondimento delle reali dinamiche finanziarie che causerebbero la chiusura dell’azienda.
Torino, 28 Novembre 2011
Fonte: Eleonora Artesio
Sono un dipendente Stark in contratto di solidarietà, per questo preferisco l'anonimato.
RispondiEliminaMa voi lo sapete che STARK ha ricevuto i soldi dalla Regione Friuli Venezia Giulia per comprare la ISAP?
Il progetto, se così lo vogliamo chiamare, è molto semplice: Comprare ISAP e chiudere la produzione delle seghe circolari HSS e portare le macchine e le commesse in Cina, ridurre il personale qui a Trivignano e spostare machine e commesse in Cina lasciando qui solo poca produzione di prodotti speciali.
Adesso la ISAP è chiusa, stanno completando il trasferimento di macchine iN CINA e fra poco anche molti di noi staranno a casa.
BASTA non se ne può più di aziende che fanno ste porcherie e per giunta con i soldi dei contribuenti.