La Rivoluzione d'Ottobre è la sintesi del nostro essere comunisti. Nel suo 94° anniversario ne ribadiamo l'attualità.
Dopo la rivoluzione francese del 1789 la nostra rivoluzione ha aperto gli occhi al mondo e terrorizzato quelli del capitalismo sbattendogli in faccia che i comunisti ci sono e sono in grado di vincere. E noi ci sentiamo i "ripetitori" di quella rivoluzione che, a 94 anni di distanza, ne rilanciano il messaggio di uguaglianza e libertà per i lavoratori e di terrore per chi ha fatto dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo lo strumento del proprio benessere.
Non dimentichiamo l'enorme messaggio di pace che la Rivoluzione portava con se, contrapponendosi a quel massacro di proletari, per conto delle potenze europee, che era la I^ guerra mondiale. Questo è il nostro pacifismo. Non utopisticamente non violenti, ma certi che, se violenza dev'esserci, dev'essere violenza di classe. Null'altro è giustificabile e l'abbiamo ribadito anche rispetto alle vicende del 15 ottobre.
"Tutto il potere ai Soviet!" la Rivoluzione impose nel mondo una nuova democrazia: contro la delega in bianco la democrazia sostanziale della partecipazione. Quella che ancora primeggia in stati come Cuba. Quella che noi pratichiamo nel nostro Partito, quella che vogliamo per il nostro Paese.
Il capitalismo in crisi. Noi non vogliamo un capitalismo dal volto umano, noi vogliamo sovvertirlo. Nel movimento mondiale che in questi mesi si scaglia contro questo capitalismo malato noi rilanciamo quotidianamente la nostra peculiarità, quella di lavorare per un sistema socialista! Gettare a mare le leggi del profitto per quelle del benessere collettivo.
Un altro mondo è possibile? Si se è socialista! Cito dalla prima mozione congressuale che in questi giorni stiamo sostenendo "la Rivoluzione d’Ottobre mantiene un valore peculiare: essa è stata uno spartiacque del XX secolo. Per la prima volta nella storia le masse hanno preso in mano il loro destino. La Rivoluzione d’ottobre ha permesso al popolo russo di uscire da una situazione di miseria, servaggio e ignoranza ed ha modificato in profondità gli equilibri del mondo, rompendo il monopolio planetario del mercato capitalistico e influenzando l’intero corso rivoluzionario del ‘900, fino alle liberazioni anticoloniali. Ha costretto le classi dominanti dell’Occidente capitalistico a compromessi significativi con il movimento operaio. Ha contribuito in termini decisivi alla sconfitta del nazifascismo."
Una Rivoluzione che ha quindi propagato messaggi di resistenza, lotta e liberazione anche oltre se stessa ed oltre l'esperienza sovietica.
Quanto hanno contribuito i compagni dell'"ipercriticità" alla costruzione del "pensiero unico" anticomunista?
Troppo spesso, anche nel nostro partito, si è preferito, in luogo di una ricerca storica rigorosa e di un dibattito trasparente, chiudere i conti col passato.
Per noi rimane primaria la lotta al capitalismo e rendiamo omaggio alle tante esperienze di comunismo che hanno attraversato il mondo ed il novecento a partire dall'esperienza dell'Unione sovietica.
Un bagaglia di esperienze novecentesche che sottoponiamo ad uno studio critico e che vogliamo integrare e rinnovare con le esperienze e le pratiche di lotta della nostra generazione. I Giovani Comunisti giorno per giorno nelle città, nelle piazze e nelle scuole sono motore della lotta e del conflitto, lo facciamo con acronistico spirito di sacrificio e senso del dovere, lo facciamo sentendoci, senza nessuna vergogna, anche noi figli della Rivoluzione d'Ottobre e fratelli di quei giovani pieni d'entusiasmo che 94 anni fa correvano ad arruolarsi nell'Armata Rossa per portare a termine una rivoluzione appena iniziata.
Per questo i miei auguri, per il 94° anniversario, vogliono andare a tutti i giovani compagni e le giovani compagne che, nelle forme più svariate, lavorano con i Giovani Comunisti e il Partito della Rifondazione Comunista per un mondo diverso, senza per questo aver mai tentato di picconare la nostra storia.
Auguri per il 94° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre a tutti i Giovani e Comunisti.
Francesco D'Agresta
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