lunedì 3 ottobre 2011

Militanti comunisti contro Ferrero e Diliberto

Un gruppo di militanti di Prc “critici” annunciano una iniziativa in piazza prima dei congressi dei due partiti convocati per fine ottobre a Rimini (PdCI) e ai primi di dicembre a Napoli (Prc). Due dirigenti del PdCI presentano un documento alternativo a quello congressuale. Entrambi sono indicatori di un malessere crescente relativo alla marginalizzazione della Federazione della Sinistra e alla nebulosità del progetto strategico. Pesa l'ipoteca delle alleanze in caso di elezioni politiche anticipate.

Qui di seguito il documento di alcuni militanti del Prc che annunciano una iniziativa il prossimo 22 ottobre
Diciamo No al centro-sinistra, Si all’unità dei comunisti
Siamo un gruppo di compagne/i appartenenti alla moltitudine dei partiti comunisti e alla diaspora.

La situazione sempre più reazionaria della destra e il comportamento sempre più complice dei partiti borghesi (PD e SEL), la mancata risposta dei partiti comunisti, la poca credibilità e la subalternità al pd e alla nuova sinistra moderata nonchè i comportamenti settari e autoreferenziali, ci impongono di scendere in piazza, subito prima dei due congressi del Pdci e del PRC, rivolgendoci però a tutti i partiti comunisti.

Questa volta la manifestazione la faremo in casa – tra comunisti- e siamo convinti che le dirigenze di tutti i nostri partiti, sensibili alle rivendicazioni, alle richieste ed alle volontà dei loro compagni, non si esimeranno dal darne seguito e risposta.

Dopo quindici anni di tattiche erronee e sempre simili a se stesse, dopo decenni di disfatte e revisionismi, è ora di dire basta con la subalternità al governismo e alle alleanze a tutti i costi col PD. Eliminare la destra del paese è un compito per noi prioritario ed ineludibile ed è per questo che ci battiamo da sempre nelle piazze per raggiungere questo obiettivo che però non può più essere strumentalizzato per sostenere un futuro governo di centrosinistra che flirta con Confindustria, sostiene le missioni militari all'estero ed è in linea con i poteri forti come Vaticano e BCE. Abbiamo ormai un'esperienza e un bilancio chiaro sulle esperienze fallimentari dei governi di centrosinistra che portano tutti a dover riconoscere che questa prospettiva è a sua volta nemica dei lavoratori e del popolo italiano.

Consci che la eventuale presenza di quattro parlamentari in un parlamento che, al di là dei giochi di ruolo e dei copioni, è compatto a favore dei padroni, non modificherà di una virgola le decisioni filo-capitalistiche e le controriforme dei partiti del cosiddetto "centrosinistra". Crediamo sia venuto il momento definitivo per ricominciare a costruire un partito alternativo, autonomo ed in opposizione anche al PD e ai suoi accoliti. Un partito che sia avanguardia, che sia riconoscibile nelle lotte e nelle scelte politiche come strumento per la lotta di classe, un partito che non tentenni tra lo stare dalla parte dei lavoratori o degli accordi scandalo sottoscritti in campo sindacale, un partito presente e unitario,che lotti senza compromessi per l’eliminazione del precariato e della legge 30. Un partito dunque che si riconosca nei principi comunisti tutti i giorni e a tutti i livelli. Un partito che non abbia paura a fare opposizione e che lo faccia mettendo sempre al centro gli interessi e i programmi delle classi subalterne che deve rappresentare, che non sia morbido verso le scelte politiche o sindacali solo in prossimità di appuntamenti elettorali,che tralasci gli opportunismi a chi dell'opportunismo è maestro e per questo inviso da noi compagni e compagne. Un partito che sia credibile e non sia oggi contro la TAV senza se e senza ma e che poi invece frena e concede in vista di possibili accordi elettorali futuri con il PD, che non sia a parole per l'acqua pubblica e la sanità pubblica, ma contemporaneamente preghi per l’unità con sinistra e libertà che calpesta queste parole d’ordine a partire dalla Puglia, che non sia per la pace e contro le guerre imperialiste ma contemporaneamente supino alle alleanze con i guerrafondai del centrosinistra e lo supporti nel finanziare le missioni militari.

Tutto questo è film già visto e ci ha portato all'ulteriore declino e frammentazione, se non al vero allontanamento, abbandono e disaffezione di validi compagni all'impegno politico. Chiediamo un atto di coraggio e di discontinuità. La dimostrazione che i comunisti sono diversi e alternativi al modello di società dominante, nella questione morale, nelle lotte, negli obiettivi da perseguire e nella prospettiva di costruire una società diversa. La dimostrazione che il vertice ascolti e incarni i sentimenti politici della base che dovrebbe rappresentare e che si vuole lottare, uniti, per la classe lavoratrice, i precari, le donne, gli immigrati ed i pensionati a basso reddito, e non che si lavora per avere una poltrona con scorciatoie che non modificano nulla degli assetti presenti e che al contrario compromettono la nostra credibilità.

Non ci interessano le lotte interne, non ci interessano le complicità sottobanco con altri, ci interessa tornare ad essere orgogliosi di definirci tesserati di un "Partito Comunista". Non accetteremo di nuovo di piegarci ai ricatti della "Grande alleanza democratica" (2004) o di nuove alleanze subalterne variamente dipinte in questi quindici anni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nessuna utilità, nessuna crescita, al contrario,solo disillusione da parte dei compagni che si sentono ogni volta sempre più traditi.

Pertanto, la priorità su cui ricostruire questo Partito non può essere solo quella di tornare in Parlamento, soprattutto se non vincoliamo questo ritorno a un preciso programma tutto a vantaggio della classe e non a sostegno dei poteri forti. Parallelamente chiediamo l'inizio di un percorso condiviso verso una costituente aperta e partecipata, che porti alla realizzazione dell'unità dei comunisti, a un programma minimo anticapitalista e antimperialista e che non sia un progetto calato dall'alto stabilito a tavolino e per quote, ancora una volta lontano dai compagni e da tutte/i le/i comuniste ma frutto di un lavoro e di una discussione seria e costruttiva.

Un percorso condiviso che coinvolga tutte le diverse realtà comuniste disponibili e non solo un'unità tra i vertici di due partiti, ma l'apertura di una reale Costituente Comunista che dia vita ad una concreta opposizione di classe, contro lo squalo capitalista, contro il patto sociale, contro gli accordi truffa, supportati dal centrodestra e dal centrosinistra.


Noi chiediamo con coraggio e convinzione che ci sia una svolta realmente a “sinistra” e dal “basso”.

Per sostenere con forza questi obiettivi diamo appuntamento a tutti i compagni e tutte le compagne, a Roma, sabato 22 ottobre 2011, alle ore 15.00 sotto la sede della Federazione della Sinistra, per far sventolare di nuovo, con orgoglio, tutti insieme la nostra bandiera rossa.

Per aderire e sottoscrivere, manda una mail a: adesioni22ottobre@gmail.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

prime adesioni:
Gennaro Thiago Nenna, PRC Circolo Fortunato Cava de' Tirreni (SA)
Costantino Borgogni, PRC Poggibonsi (SI)
Maria Antonietta Garofalo, PRC Castelvetrano ( TP ),
Elena Gaetti, PdCI Pavia
Valentina Marchesini, Circolo PRC Siena,
Fausta Dumano, Circolo PRC Carlo Giuliani Frosinone,
Mario G. Cossellu, Segreteria Circolo PRC/SE "Enrico Berlinguer" Bruxelles,
Mauro Salvi, PdCI Pavia,
Manuela Consogno, PdCi Pavia,
Nicola Iozzo PDCI Vibo Valentia,
Francesco Andreini, PRC Siena,
Roberta Laura Vannini - Guidonia Montecelio (rm)-pdci
Tea Cernigoi, Torino
Andrea Salutari, coordinatore provinciale Giovani Comunisti Torino
Andrea Zampieri, PRC Mirano Ballan (VE)
Marina Susanna Loi, PRC Sardegna
Filippone Manuela Calamonaci, Rifondazione Comunista Federazione provinciale FdS
Katia Silvestrini, PRC Fabriano (ex segretaria circolo PRC Fabriano)
Massimo Filipponi detto Kolkov, Roma ex dirigente PdCI (non rinnovata la tessera per protesta)
Angelo Caputo, Giovani Comunisti (RC) circolo: Tiburtino III Roma
Anna Cotellessa, ex PdCI (non rinnovata la tessera per protesta)
Luca Furlan dei Giovani Comunisti di Gorizia (circolo PRC di San Canzian d'Isonzo)
Maria Pina Chessa, (insegnante precaria) Circolo Centopassi PRC Nuoro
Luca Marini, PRC Prato
Angela Bindi - Circolo PRC di Sovicille - Siena
Iole Superchi, Allumiere, Circolo P.R.C di Allumiere
Luisa Monaco, circolo PRC San Lorenzo, Roma
Margherita Bravo, PRC Venezia
Andrea Cristofaro, Circolo PRC Carlo Giuliani Frosinone
Alessandra Aiello, PRC Roma
Angelo Silvestri, Segreteria PRC CORI (LT)
Laura Scappaticci- senza tessera ex pdci- Arpino (FR)
Adele Patriarchi, insegnante Roma
Italo Nobile, Circolo Stella San Carlo all'Arena - Napoli
Pino de Luca, San Donaci (BR)
Loretta Mugnaini, rappresentante PRC di Scandicci
Parissi Piero, Vignoli Mauro, Pucci Parizia, ex PRC non rinnovate le tessere per protesta(Scandicci)
Gianni BASSANI, responsabile provinciale Lavoro del P.R.C. SIENA
Alessandro Perrone, CU Monfalcone/FVG
Mario D'Acunto, Comunisti Uniti Toscana
Simone Servello, PRC Petrizzi CZ
Marina Sartor, operaia, Casole d'Elsa (SI)
Sandro Targetti, PRC - Circolo Ferrovieri Spartaco Lavagnini- Firenze

Questo invece è il documento alternativo presentato per il prossimo congresso del PdCI da due dirigenti del partito. Per leggerlo clicca qui : Documento alternativo del PdCI

7 commenti:

  1. SONO TRA I FIRMATARI DELL APPELLO.QUALE OPINIONE AVETE AL RIGUARDO??

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  2. Non è mai stata "contro" ferrero e diliberto. ma un "dateci retta".
    Capisco che ognuno poi la usi come gli pare, però l'organizzazione non ha deciso di andare "contro" nessuno ma di aprire un dialogo in forma diversa.

    dal documento "e siamo convinti che le dirigenze di tutti i nostri partiti, sensibili alle rivendicazioni, alle richieste ed alle volontà dei loro compagni, non si esimeranno dal darne seguito e risposta"

    Ribadito (perchè ce lo aspettavamo) con:
    "Non ci interessano le lotte interne"

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  3. Condivisibile i contenuti ma per cambiare e costruire un partito degno di chiamarsi comunista c'è bisogno di dare un taglio netto con le esperienze passate a partire dai quei dirigenti pseudo comunisti (Diliberto e Ferrero) che ci hanno portato al baratro dissipando un patrimonio di idee e risorse fino al punto della distruzione totale. Quindi con quale coraggio oggi si chiede l'unità dei comunisti con a capo gli stessi dirigenti? Che credibilità si può avere? Per colpa di questi borghesi abbiamo perso credibilità ed oggi solo con un progetto chiaro con a capo una nuova classe dirigente accompagnato da un lavoro sul territorio si può ben sperare. Potrei continuare con una serie di proposte ma mi fermo..... Saluti Massimo Donnarumma Scafati (SA)(maxdonnarumma@hotmail.com)

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  4. Sono anch'io un firmatario dell'appello, anche se non ne condivido molte cose.
    Preciso che per "comunisti contro Ferrero e Diliberto" non volevo intendere a loro come politici, ma come linea politica dei due partiti (prc-pdci).
    Se poi, i due ex ministri del governo Prodi facessero non uno, ma diversi passi indietro, sarebbe anche ora!

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  5. Faccio fatica a vedere Diliberto tra la gente sapeva solo parlare. ora non sa fare più nemmeno quello...

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  6. Tra i firmatari c'è una persona poco di buono che cerca solo visibilità e candidature facili, ha sempre fatto danno al PCI,al PDCI, a prc e foorse alche a sel. Bisogna ricostrureil partito comunista ma senza questi esseri immondi!!!

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  7. Ho letto con intreresse tutti i contenuti che approvo nella forma....Da 15 anni vivo a New York, e non so se posso essere fra i firmatari, o comporta qualche discrepanza partecipativa....Sono annoi,che mi batto per le stesse cose, e mai ho riscontrato pareri favorevoli ad una solida unita` del PCI....solo frammentazioni e sigle, che hanno ditrutto e sepolto quelli che erano le basi fondamentali, anche se a mio avviso, sia necessario smussare alcuni spigolature, senza toglierci troppo materiale.... alla base dei miei principi, e mi scuso se mi permetto e` stato sempre quello di portare al minimo salariale i politici e tutti coloro che occupano cariche istituzionali.... Brevemente e mi scuso ancora se mi permetto, anche perche` sono al di fuori dei tempi materiali per sperare in un cambiamento radicale!!!! All'eta` di 64 anni, le mie uniche aspirazioni, sono quelle di vedere fiorire quel simbolo che mi sono portato nel cuore, dilaniato dai vari vendola, ferrero diliberto, bertinotti e compagnia bella.... Si sono tutti uniformati ad un'idea "CONFORMISTA" Altri direbbero "Demagogoca", che li ha tutti resi piccoli medi e grandi borghesi che vivono alle spalle di fantasmi, che loro stessi sono stati capaci di toglierci nonsolo il corpo, ma lo spirito!!!! Questo link che segue, chiamatelo pure una mia fissa, la considero prioritaria da portare avanti con convizione e determinazione, senza se e senza ma....
    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2601641643735&set=a.2552776502137.2114700.1335647559&type=1&ref=nfGrazie per avermi letto...
    Sebastiano Marino, detto nuccio

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