Onorevole presidio:
Cari compagni e amici:
Su mandato del Comitato Esecutivo della Unione delle Gioventù Comuniste Siriane – Gioventù Khaled Bagdash salutiamo la diciottesima Assemblea Generale del WFDY e le auguriamo successi su tutti i fronti.
C’è una profonda crisi, nel quale versa il capitalismo, che insieme all’ostilità dell’imperialismo globale colpiscono tutti gli individui del mondo, e soprattutto le masse dei lavoratori.
Questo clima richiede un forte e compatto fronte internazionale per difendere i diritti degli uomini e dei giovani, e che si opponga all’aggressione imperialista e allo sfruttamento capitalista. Per questo è molto importante mantenere l’unità del WFDY, e il suo carattere antimperialista, e rafforzare il suo ruolo a livello internazionale. Il WFDY è una necessità urgente al giorno d’oggi per la gioventù nel mondo e le sue forze progressiste esattamente come era necessaria nel suo passato glorioso, il passato di lotte contro la dominazione imperialista per raggiungere la liberazione in campo economico, sociale e politico. Il passato di lotta gloriosa della gioventù progressista contro le aggressive guerre imperialiste per ottenere l’indipendenza e la sovranità nazionale, per i diritti e gli interessi della gente e dei giovani, per la giustizia sociale.
Cari compagni e amici:
Le regioni del Mediterraneo dell’est e del Nord Africa stanno attraversando importanti punti di svolta storici, dove il movimento delle masse popolari si è diffuso e la lotta di classe dei lavoratori si è radicalizzata nel mondo arabo. Le masse di giovani sono state le prime a partecipare a quei movimenti che erano una reazione inevitabile alle politiche economiche neoliberiste, le politiche di impoverimento, disoccupazione e sfruttamento sistematico. Questi movimenti protestavano anche contro i regimi reazionari al potere, collegati all’imperialismo globale e a Israele sionista, quei regimi che non si sono preoccupati della sovranità nazionale, ma hanno soppresso i movimenti di massa e impoverito gli individui.
Il movimento di massa si è allargato a vari stati arabi, le rivoluzioni popolari in Egitto e Tunisia sono riuscite a rovesciare e a liberarsi di due simboli del tradimento nazionale. Ciò ha inferto un duro colpo ai programmi imperialisti nella regione, ed è considerata un importante vittoria per i movimenti di liberazione del mondo e delle nazioni arabe.
Oggi noi vediamo un contrattacco da parte dell’imperialismo e dei suoi alleati. L’imperialismo globale ha esercitato una pressione immensa per sconfiggere i movimenti di massa potendo contare su un pieno supporto e sovvenzionamento da parte dei capi di stato reazionari dei paesi del Golfo Arabo. Nel frattempo, si sono scoperte le forze che lavoravano per l’imperialismo perché hanno usato l’onda delle proteste per mettersi al servizio dell’imperialismo globale e l’alta borghesia locale (comprador). Ciò ha finito per aumentare il potere delle forze reazionarie che si sono camuffate usando la religione, specialmente nel movimento dalla forza sorprendente dei Fratelli Mussulmani. Questo è un movimento totalmente reazionario, creato dai circoli di intelligence per distruggere i movimenti di massa nei paesi arabi e per proteggere gli interessi imperalisti. E’ palese come il movimento di massa in Bahrein è stato soppresso da un intervento militare immediato supportato dal Consiglio di Cooperazione del Golfo dopo aver ottenuto l’approvazione dell’imperialismo statunitense. Noi abbiamo anche visto la criminale aggressione della Nato contro la Libia col pretesto della protezione dei civili. Questa aggressione ha ucciso decine di migliaia di individui innocenti e distrutto le infrastrutture del paese. Questa aggressione ha portato un governo fantoccio al potere in Libia; sono marionette nelle mani dell’imperialismo e non hanno nulla a che fare con la democrazia e i diritti umani. Essi servono a aiutare alcune corporazioni di monopoli a controllare la ricchezza e le risorse della Libia.
Ciò che complica la situazione è la debolezza delle organizzazioni dei lavoratori in alcuni paesi arabi e la mancanza di adeguati sindacati con orientamento di classe. Ciò è dovuto alla debolezza delle organizzazioni progressiste, e la predominanza del revisionismo e dell’opportunismo in settori vitali del movimento. Come risultato, alcune di queste organizzazioni hanno anche perso il loro carattere antimperialista e fanno riferimento, in vari modi, ai circoli imperialisti americani e europei.
Tuttavia dobbiamo ricordare le vittorie dal movimento di liberazione nazionale arabo, che ha sconfitto i programmi imperialisti americani insieme al suo alleato Israele sionista e che grazie anche ai colpi della resistenza nazionale nell’intera regione, è riuscito a opporsi al nuovo grande progetto di Medio Oriente. I colpi sono stati inferti dalla gloriosa resistenza nazionale in Iraq che ha sconfitto l’occupazione imperialista degli Stati Uniti e gli eserciti di aggressione ed è riuscita a costringerli ad una avvilente ritirata. Il secondo esempio è la resistenza nazionale del Libano che è riuscita a vincere nel 2006 la guerra contro la macchina di aggressione sionista, questo insieme all’eroica tenacia del popolo Palestinese che non ha abbandonato la sua legittima rivendicazione nazionale di ottenere uno stato indipendente con piena sovranità e i confini del 4 giugno 1967, avente capitale Gerusalemme est e il ritorno di tutti i rifugiati palestinesi nelle loro città e case.
La tenacia della Siria continua a tener testa alle pressioni e ai ricatti sionisti e imperialisti e insiste ancora per il riscatto del Golan siriano e nel rifiutare i piani di dominazione imperialista. Questa tenacia nazionale è la pietra angolare delle vittorie che sono state ottenute dai movimenti di resistenza nazionale nella regione del Mediterraneo dell’est. La Siria è la roccaforte contro i piani e progetti imperialisti nella regione, ed è il principale supporto dei movimenti di resistenza nazionale nella regione, e questo le ha causato l’ostilità degli imperialisti, dei sionisti, dei reazionari e dei traditori.
Ma le politiche economiche neoliberiste che sono state applicate negli ultimi anni hanno impoverito le masse degli individui e portato all’aumento della disoccupazione tra le fasce di giovani, inferto un duro colpo alla produzione nazionale, creando terreno fertile per l’attività delle forze reazionarie e paventando la strada agli sfortunati eventi che stanno avvenendo nel paese. Questo è ciò contro cui i comunisti siriani hanno messo in guardia e hanno lottato dovunque e in differenti modi.
Oggi il popolo e i giovani siriani si trovano a fronteggiare operazioni terroristiche, massacri e istigazione sulle varie componenti del popolo siriano; tali operazioni colpiscono civili, soldati, accademici e la gioventù attiva. Queste operazioni sono portate avanti da gruppi terroristi e forze estremiste reazionarie, soprattutto la loro organizzazione oscurantista dei Fratelli Mussulmani, con il supporto diretto di armi e campagne dei media eseguite e sovvenzionate dalle monarchie petrolifere del Golfo reazionarie e traditrici insieme all’interferenza della NATO nella regione attraverso la Turchia. Le forze traditrici, che si sono definite “l’opposizione siriana”, stanno chiedendo una no-fly zone sulla Siria così come è accaduto per la Libia, che significa permettere alla NATO di invadere e occupare la Siria: ciò è quello contro cui il popolo e i giovani siriani si oppongono e combatteranno in tutti i mezzi e le forme possibili. Per questo motivo, il Partito Comunista Siriano, e l’Unione delle Gioventù Comuniste Siriane- Gioventù Khaled Bagdash hanno organizzato molte manifestazioni e sit-in in differenti luoghi del Paese, rifiutando l’intervento imperialista negli affari interni del Paese, e per supportare la fermezza nazionale siriana.
Cari compagni e amici:
L’Unione delle Gioventù Comuniste Siriane- Gioventù Khaled Bagdash è un organizzazione giovanile di lotta di massa guidata dal socialismo scientifico e che opera sotto la guida e supervisione del Partito Comunista Siriano, fu fondata nel 1931, ha partecipato alla fondazione del WFDY nel 1945, ha portato il nome di “Unione della Gioventù Democratica in Siria” dal 1949 al 1996. Dopo di ciò ha adottato il nome di Unione della Gioventù Democratica in Siria- Gioventù Khaled Bagdash” fino al 2006, quando, sulla base dell’ottavo congresso dell’Unione, si è rinominata ancora adottando il nome attuale “Unione delle Gioventù Comuniste Siriane- Gioventù Khaled Bagdash”.
La nostra organizzazione ha lottato nel corso della sua storia in ogni campo sotto la bandiera e la guida del Partito Comunista Siriano, ha lottato per l’indipendenza nazionale, per la sovranità e la dignità nazionale e per i diritti del popolo e dei giovani siriani, sacrificato tanti martiri nella lotta di classe e nazionale, nelle battaglie contro l’aggressione imperialista e sionista nella regione, per le libertà democratiche e per le richieste del popolo dal momento dell’indipendenza; tre dei nostri compagni sono caduti nella loro lotta contro l’aggressione sionista e imperialista al Libano negli anni Ottanta. Questa identità di lotta ha aiutato la nostra Unione a ottenere il rispetto e la fiducia del popolo siriano, ed ha anche permesso alla nostra organizzazione di diffondersi in tutto il paese in tutti gli ambiti di lavoro e di studio.
Le lotte dell’Unione delle Gioventù Comuniste Siriane- Gioventù Khaled Bagdash si sono svolte con attività diretta di massa, raccolte firme, lavoro coi sindacati, unioni degli studenti e in tutti i campi di lavoro e studio per sostenere la fermezza nazionale siriana contro i piani e le cospirazioni del sionismo, dell’imperialismo e delle forze reazionarie. E anche contro le politiche economiche neoliberiste, in supporto della produzione nazionale e dei diritti sociali del popolo e dei giovani siriani, tra i quali in particolar modo l’istruzione gratuita, sanità gratuita, e opportunità di lavoro per gli individui, adeguate politiche per la casa per i giovani, e per soddisfare le domande sociali degli studenti e dei lavoratori.
Le lotte della nostra Unione si svolgono sotto il grande slogan: “difendere la patria e difendere i diritti dei giovani siriani” per far rimanere la Siria una roccaforte dei movimenti di liberazione nazionale del mondo e come una forza del fronte internazionale antimperialista.
Lunga vita alla Federazione Mondiale della Gioventù Democratica!
Lunga vita alla solidarietà internazionale!
La nostra battaglia è giusta, la vinceremo!
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