martedì 13 dicembre 2011

In Russia torna la voglia di comunismo

Forse la conoscenza delle teorie economiche di Marx avrebbe potuto permettere ai nostri economisti e politici di evitare, o perlomeno di attenuare, l'attuale crisi del capitalismo. (Bryn Rowlands, Financial Times)

Il comunismo vince
In Russia è del tutto evidente che è tornata la voglia di comunismo, ad ammetterlo è persino Roberto Scafuri che sul "Il Giornale", quotidiano sicuramente anticomunista, rivolgendosi al segretario nazionale di Rifondazione Comunista afferma: "Paolo Ferrero, il comunismo vince"
Una spiacevole sorpresa per l'occidente che viene ben rappresentata dalla "grande preoccupazione" espressa da Ilary Clinton. Il grande balzo in avanti dei comunisti (+8% rispetto alle scorse elezioni) e l'annientamento (o quasi) delle forze politiche liberiste filo americane spaventa la patria del capitalismo.
Il Partito Comunista Russo ha raccolto il 20% dei consensi popolari in quest'ultima tornata elettorale, un dato grandioso, ma ridimensionato dai brogli elettorali. Secondo il PCFR (Partito Comunista Federazione Russa) infatti i voti sarebbero oltre il 30% e non il 20% come assegnato dalle commissioni elettorali. I comunisti russi potranno rappresentare la parte più povera del paese e potranno incidere maggiormente sulle scelte complessive del governo russo, sia in quelle economico-sociali che di politica estera, anche grazie all'ottimo risultato nelle città operaie e proletarie.

Ma il comunismo non era morto?
La Cina, seconda potenza mondiale, è governata dal Partito Comunista Cinese, nel grande movimento rivoluzionario dell'America del Sud i comunisti hanno un ruolo in alcune realtà marginale, in altre rilevanti per la costruzione del Socialismo XXI. Perchè dunque da più di 20 anni continuiamo a sentire la cantilena de "il comunismo è morto e il capitalismo è l'unico sistema attuabile?"

"Marx è morto. È questa l'ossessiva litania che siamo ormai abituati a sentire. Dietro tale canto funebre – che a prima vista parrebbe proprio il riscontro di un decesso – si cela però, forse, l'auspicio che tale trapasso abbia luogo davvero, perché il “morto” in questione è ancora in forze e non cessa di seminare il panico tra i vivi. Chi si ostina a ripetere, in nome di Dio o del Mercato, che “Marx è morto” lo fa, allora, perché assillato dal suo spettro: esso continua infatti a denunciare le contraddizioni di un mondo capovolto, di una realtà spettrale che – sospesa in un incantesimo di alienazione e sfruttamento, di feticismo e di mercificazione universale – abbiamo prodotto noi stessi, ma che è a tal punto opaca da sembrare autonoma e da dominarci minacciosa." (Diego Fusaro)

Il futuro è socialista
Il partito guidato da Ghennadi Zyuganov è l’unica forza politica popolare e di massa che in questi vent'anni è riuscito a costruire un'identità alternativa allo strapotere di Russia Unita e di Putin, un'alternativa con prospettiva socialista. La Russia di Putin ha mantenuto un'economia liberista che non ha colmato le disuguaglianze sociali, tanti poveri e pochissimi grandi ricchi. Il collasso dello stato sociale sovietico ha lasciato i russi più deboli e più poveri.
Il tutto si è aggravato negli ultimi due anni con la crisi economica che ha visto il prodotto interno della Russia crollare facendo così crescere il malconento della popolazione che è seriamente preoccupata per il proprio futuro. E sono proprio i giovani i più grandi sostenitori del comunismo in Russia. Secondo il PCFR sette giovani su dieci hanno votato per i comunisti, che sono dunque il partito di maggioranza assoluta tra le nuove generazioni, milioni di giovanissimi che non hanno vissuto nell'Unione Sovietica, ma che vedono solo nel Partito Comunista Russo l'alternativa di sistema pronto a rilanciare la Patria per una miglior giustizia sociale.

Rifondazione Comunista e Sovranità nazionale
Due anni fa fui severamente attaccato perchè OSAI sostenere Zyuganov e il suo PCFR. Patria, Sovranità, Giustizia Sociale: dissi che era anche il mio programma! A distanza di due anni vedo tanti compagni esultare per il risultato russo (capendolo?), diversi compagni finalmente sono pronti a discutere sulla sovranità nazionale dopo il commissarimento della BCE. Cosa è cambiato in questi due anni? Di sicuro non le mie idee.
Zyuganov ha come perno fondante della sua progettualità la sovranità economica, industriale e militare, il suo programma è basato sul rilancio dell'industria e dell'agricoltura come settori trainanti per la rinascista della Russia.

Qui la sintesi estrema del programma del Partito Comunista Russo  (1)

- Ritorno alla proprietà pubblica nel settore minerario e nei settori chiave dell'economia.
- Il fondo valutario statale andrà utilizzato ad uso esclusivo dell'economia nazionale
- Stabilire uno stretto controllo del sistema finanziario.
- Emissione di obbligazioni anti-crisi erogate da un prestito statale
- Inserire la tassazione progressiva iniziando dal reddito di 100.000 rubli
- Aumentare la domanda effettiva della popolazione tramite aumenti salariali, pensionistici, l’incremento di borse di studio e di assegni familiari
- Aumentare notevolmente i finanziamenti per la costruzione di nuovi alloggi a prezzi accessibili
- Stanziare per l'agricoltura sino al 10% delle spese di bilancio.
- Ristabilire l’ordine nell’usufrutto dei terreni
- Stabilire alcuni sgravi fiscali per le piccole e medie imprese
- Ripristinare il sistema energetico unitario sotto il controllo statale
- Rilanciare l’industria meccanica
- Sviluppare con forza le infrastrutture legate alle comunicazioni e ai trasporti
- Aumentare in modo sostanziale di 2-3 volte la spesa per la ricerca e lo sviluppo.
- Garantire la protezione sociale per bambini e giovani

Ma è in particolar modo il settore bancario ad essere messo sotto accusa da Zyuganov.

I giovani hanno premiato il loro programma di rottura con lo stato di cose presenti, risultando l'unica vera alternativa allo strapotere del governo di Russia Unita. Sia il Partto Comunista Russo che il Partito Comunista Greco si stanno prendendo il giusto spazio mostrandosi alternativi e conflittuali al sistema. La nostra opposizione (per ora solitaria) contro il Governo Monti deve essere il nostro campo di  battaglia! Contro la macelleria sociale e il commissariamento della BCE: si riparte da qui. Per il lavoro, la sovranità nazionale e la giustizia sociale!

I cittadini sono oltraggiati dall'ingiustizia sociale crescente, dalla falsa "democrazia" e dalla costante falsificazione della volontà popolare. Sono estremamente indignati per la mancanza di opportunità di vita per i giovani e per la continua umiliazione che subiscono dal partito al potere (Zyuganov)

Andrea 'Perno' Salutari
Coordinatore provinciale Giovani Comunisti Torino 2.0


Fonte: Patria del Ribelle

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